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Baiona, immediatamente a valle della Statale Romea, il sito comprende il settore residuale più settentrionale e di maggiori dimensioni dell'antica, storica pineta di Ravenna. Rialzata su cordoni dunosi di epoca medievale, la pineta fa parte dei ben più estesi, in passato, nuclei della celeberrima pineta, archetipo forestale assurto a vero e proprio simbolo di Ravenna, ultima capitale dell'Impero romano d'Occidente e sede dell'Esarca dell'Impero bizantino. Se ai tempi di Ginanni (metà diciottesimo secolo) si poteva parlare di un'unica fascia boscata dal Reno al Savio, a inizio novecento (così come oggi) erano rimaste le sole tre "isole" di Cervia, Classe e San Vitale. Con le leggi Rava (1905-1908) che intendevano tutelare le pinete superstiti su dune fossili, furono in realtà per mezzo secolo piantate altrove nuove pinete sulle dune vive a ridosso delle spiagge, le cosiddette pinete demaniali. La diffusione del pino domestico (Pinus pinea), originario del Mediterraneo occidentale, fu qui effettuata in epoca storica, probabilmente dall'età tardo antica, con massima diffusione nel medioevo ad opera delle potenti abbazie ravennati e mantenuta tuttora. Ricco di bassure umide alternate a "staggi" derivati dagli antichi cordoni sabbiosi qui definiti "spazzate" per l'aspetto desolato che presenta la vegetazione rada e arida, il bosco planiziale su cui è stata realizzata artificialmente la pineta di pino domestico, può essere suddiviso in due comunità vegetali principali, collegate da varianti di transizione: un bosco xerofilo con leccio (Quercus ilex) e sclerofille mediterranee quali fillirea a foglie sottili (Phillyrea angustifolia), pungitopo (Ruscus aculeatus) e un bosco igrofilo dominato da pioppo bianco (Populus alba), frassino ossifillo (Fraxinus angustifolia) e farnia (Quercus robur). La pineta è attraversata da Nord a Sud dalla Bassa del Pirottolo, depressione paludosa che si protrae a Nord fino dentro al Bardello e che, al centro del sito, si allarga nella Buca del Cavedone, con acque debolmente salmastre; la pineta è attraversata in senso est-ovest da numerosi canali e chiusa a Nord dal fiume Lamone. Il sito è incluso nel Parco Regionale del Delta del Po (stazione "Pineta di San Vitale e Pialasse di Ravenna").